Quando ci si trova alle prese con l’arredamento della camera di un neonato di solito ci si dimentica del fatto che i mobili costituiscono un surplus, a parte poche eccezioni, e che l’attenzione massima andrebbe concentrata sulla scelta dei giocattoli e sulla qualità e la sicurezza di lenzuola e cuscini.
Durante il suo primo anno di vita il bebè attraversa una fase evolutiva rapidissima che lo porta a relazionarsi con l’ambiente attraverso i vari sensi, dalla vista nel corso delle prime settimane, al tatto, al gusto, sino a renderlo in grado di manipolare e, nelle situazioni estreme, di rompere i giocattoli.
Più importante della semplice indicazione dei mobili consigliati per l’arredamento della cameretta del neonato è, senza dubbio, la raccomandazione di tenere presente che questi siano omologati e che, pertanto, non rappresentino un costante pericolo per l’incolumità fisica del bambino: spigoli, elementi asportabili o poco stabili dovranno essere banditi, così come prescritto dall’apposita legislazione di cui ogni Paese è dotato.
Dal punto di vista pratico sarebbe preferibile far ricadere la scelta su mobili in grado di assecondare il percorso di crescita psicofisica del bambino: una scelta, questa, solo apparentemente meno conveniente sotto l’aspetto economico.
I mobili riadattabili, infatti, potranno essere integrati e non sostituiti, da altri componenti.
Calandoci nell’ottica del bambino, quest’ultimo opererebbe scelte dettate dalla funzionalità e dal confort, piuttosto che dall’estetica, cioè si comporterebbe in maniera diametralmente opposta al designer.
Compito dei genitori sarà quello di “ascoltare” le richieste del neonato e pianificare con estrema cura ed attenzione la realizzazione dello spazio dedicato al nuovo arrivato, per evitare di commettere errori costosissimi.
Primo, fondamentale passaggio della fase progettuale è la misurazione degli spazi e la conseguente predisposizione ad altezza di sicurezza di tutti quegli elementi indispensabili ma potenzialmente pericolosi per il bambino, quali le prese elettriche, le aperture, cioè porte e finestre, e la collocazione degli armadi.
In questa situazione vengono in aiuto dei genitori programmi informatici che consentono di avere una rappresentazione visuale e tridimensionale della futura cameretta, permettendo di collocare i mobili secondo diverse combinazioni.
Per quanto riguarda i prezzi, ritenere che l’acquisto di mobili poco costosi comporti automaticamente un risparmio è un errore nel quale sarebbe meglio non incorrere, così come è da evitare l’esborso di somme ingenti per l’acquisto di mobili alla moda: sono da preferire le soluzioni che tengano conto di un equilibrato rapporto fra prezzo, convertibilità e qualità.
Ad ogni modo a sostenere le scelte dei genitori nell'arredare la cameretta deve essere anche la semplice considerazione del fatto che il bambino cresce rapidissimamente nei primi mesi di vita: niente scelte troppo infantili; lasciate che siano i mobili principali a condizionare le scelte delle tonalità; particolari e complementi d’arredo invece è bene siano facilmente sostituibili.
Per quanto riguarda le pareti è sconsigliato l’uso di rivestimenti e tappezzerie, ricettacolo di polveri, muffe e sporcizia, e di difficoltosa rimozione nel momento della riconversione della camera del bambino.
Per la scelta dei colori meglio optare per le tonalità pastello - oltre ai classici rosa e azzurro, anche il verde e il giallo - piuttosto che per nuance più scure, che assorbono eccessivamente la luce, risultando sgradite ai neonati.
La pittura acrilica, di rapido assorbimento e facilmente lavabile, costituisce la scelta migliore dal punto di vista tecnico.
Dal punto di vista igienico, per gli stessi motivi elencati per tappezzerie e carte da parati, è sconsigliabile utilizzare moquette e tappeti nella camera del neonato, soprattutto se presenta lievi problemi respiratori: una superficie piastrellata, in cemento o ricoperta da parquet aiuterà a scongiurare complicazioni dovute alla polvere e agli acari.
Sempre al fine di evitare problemi di salute al bebè anche i nuovi mobili andrebbero scelti fra quelli costruiti con materiali il più possibile naturali: in ogni caso, andrebbero esposti all’aria per qualche giorno prima di introdurli nella camera del bambino.