Le tendenze dell’abitare contemporaneo sono in gran parte definite da quelle che appaiono come le principali caratteristiche della nostra società.
Il numero sempre più alto di coloro che vivono nelle città rispetto a quanti abitano in contesti extraurbani ha provocato da un lato la crescita esponenziale delle aree urbanizzate che ormai non si articolano più in centri e periferie dall’altro l’aumento dei costi delle abitazioni stesse, divenute mediamente sempre più piccole.
Ecco perché alla necessità di contenere in spazi relativamente ristretti bisogni antichi (cucinare - pranzare - riposare) si aggiunge l’esigenza di spazi nuovi per i confort e le futilità a cui la società dei consumi ci ha ormai abituati.
Molte case ad esempio a fianco del bagno chiedono una piccola lavanderia dove sistemare lavatrice e asciugatrice.
Il ripostiglio invece è diventato un corredo imprescindibile dell’abitare moderno perché soltanto là è possibile stipare ingombranti aspirapolvere e magari attrezzature sportive usate solo stagionalmente.
La modernità delle nostre abitazioni si misura a stretto contatto con le novità tecnologiche, in grado di rispondere sempre più e sempre meglio alle articolate, talvolta persino sofisticate, esigenze del nostro abitare.
Il successo del riscaldamento a pavimento, per esempio, si deve non soltanto al fatto che pare rappresentare un risparmio energetico ma anche alla possibilità, eliminando i radiatori o i termosifoni, di aumentare spazio e lasciare le pareti pronte ad accogliere mobilio oppure, nella loro nudità, ad esprimere un senso minimalista.
Razionalizzazione dei costi e scelte tecnologiche non possono tuttavia contrastare i canoni estetici, dettati oggi da designer appositamente specializzati nella definizione di ambienti interni ed esterni.
Alla bellezza nessuno è disposto a rinunciare, neppure qualora si tratti per esempio di scegliere un elettrodomestico.
Ciò accade anche perché per ragioni di funzionalità e di spazio non è sempre possibile nascondere oggetti di uso comune e pratico, come un frullatore.
L’alta tecnologia, entrata definitivamente nelle nostre case, si coniuga perfettamente con la tendenza all’unificazione degli ambienti.
In molte circostanze agli appartamenti scanditi in spazi separati in rapporto alle loro funzioni si è venuta affermando una tendenza nuova, volta ad abbattere mura divisorie e ad accostare aree affini, come la cucina e la zona living, come la camera da letto e la stanza guardaroba.
Questa tendenza ha fatto sì che il concetto di open-space trionfasse anche laddove non ve ne fosse una reale necessità; sono così stati concepiti spazi amplissimi all’interno dei quali trovano sempre più posto le variegate esigenze della casa contemporanea.