Il momento essenziale della costruzione di una casa improntata ai canoni del risparmio energetico e della bioarchitettura è la progettazione.
Essa deve iniziare da una attenta ed accurata analisi del sito, tenendo conto della direzione dei venti, della esposizione ai raggi solari, della naturale offerta di alberi per il riparo dal sole o di una fonte di inquinamento acustico da contrastare.
L’orientamento è certo il problema da affrontare più seriamente; nei climi temperati il progettista deve raggiungere l’equilibrio necessario tra l’urgenza di difendersi dal freddo intenso come dal caldo torrido. Così la disposizione delle camere deve seguire regole semplici ma efficaci.
La stanza da letto sarà ad est, assicurando così la luce al momento del risveglio e il rinfrescarsi dei muri durante la giornata. Cucina e soggiorno dovrebbero essere a sud, lato luminoso per eccellenza; la cantina e il garage vanno bene a nord, dove si annida il freddo più intenso. Solo così sarà possibile contenere i consumi energetici, enormi nei paesi industrializzati e sempre crescenti via via che passano gli anni.
Si pensi che mentre in passato la maggior parte del dispendio energetico avveniva nei mesi invernali per scaldare le abitazioni, oggi la possibilità di ricreare climi freschi grazie agli impianti di condizionamento fa sì che si impieghi più energia nei mesi caldi per raffreddare che non nei mesi freddi per riscaldare gli ambienti chiusi.
Anche la forma dell’edificio deve essere attenta al risparmio energetico: forme compatte risultano meno dispersive; al contrario forme allungate favoriscono il passaggio delle correnti e sono adatte a climi caldi dove l’inverno è mite.
Oltre alla progettazione occorre prevedere l’utilizzo di materiali a forte inerzia termica, capaci di accumulare energia durante le ore calde da restituire gradualmente nelle ore rigide. L’inerzia termica è assicurata da materiali come la pietra o il laterizio che riflettono il calore verso l’esterno e al contempo l’accumulano emettendolo gradatamente.
L’uso di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica o termici per riscaldare l’acqua fredda devono essere previsti durante la costruzione dell’immobile per garantire quelle forme di contenimento del fabbisogno energetico sempre più urgente alla salvaguardia dell’ambiente ed alla bilancia energetica dell'Italia.
Grazie alla domotica è oggi possibile incanalare con intelligenza l’energia disponibile. Domotica significa governare in modo automatico - tramite le tecnologie digitali - il dispendio di energia (e quindi gli apparecchi e gli impianti che ne fanno uso) in rapporto ai bisogni di chi vive la casa.
La programmazione dell’accensione e dello spegnimento degli impianti in base all’orario di uscita o di rientro nell’abitazione; la possibilità di sorvegliare l’illuminazione in rapporto alla luce naturale, che si modifica di ora in ora anche in relazione agli eventi atmosferici; la sicurezza di tenere monitorati gli ambienti proteggendoli da eventuali fughe di gas o perdite degli impianti idraulici; tutti questi aspetti mirano al risparmio energetico in quanto uso razionale dell’energia.