Per molti le pareti sono sinonimo di quadri e specchi.
Come se la superficie che delimita lo spazio di una stanza non potesse essere declinata in mille altre soluzioni.
La stessa scelta del quadro o dello specchio non è affatto banale e può rivelarsi frutto di moltissime opzioni diverse.
La dimensione e lo stile di un quadro, il soggetto raffigurato o la tecnica con cui esso è realizzato, restituiscono un tono molto vario a chi lo osserva.
Un arredo contemporaneo andrà meglio accostato con un quadro a soggetto astratto, come uno stile classico potrà meglio sposarsi con un soggetto religioso o anche mitologico.
Anche gli specchi possono subire lavorazioni particolari, tra cui ad esempio la molatura, e si presentano in forme geometriche semplici, adatte a contesti di arredo contemporaneo o minimal, oppure incorniciati in strutture barocche ad alta resa decorativa, perfette per lo stile classico.
Prima ancora di decidere cosa appendere o semplicemente accostare (negli ultimi anni si è diffusa la moda di posare i quadri sul pavimento) alle pareti è bene considerare attentamente l’aspetto architettonico e, in particolare, cromatico.
Non tutti sanno che vi sono molte tipologie di pareti stesse e che l’intonaco, senza dubbio il più diffuso rivestimento delle nostre case, è disponibile in molte varianti: liscio, a spatola, ruvido, a base di terra cruda, di sabbia, di calce e di altri materiali.
Il colore poi è un elemento decisivo che dà una precisa intonazione all’atmosfera di ogni stanza.
Colore che non deve essere di necessità ripetuto identico in tutte e quattro le pareti di una stanza, ma può cambiare di sfumatura o addirittura di tonalità.
E' bene tenere presente alcune regole quando si decide di appendere oggetti alle pareti: