Al momento di arredare un ambiente occorre tenere presente le forme con le quali si intende caratterizzarlo e dunque come il suo spazio andrà riempito.
Per forma intendiamo tutto ciò che abbia uno sviluppo nelle tre dimensioni spaziali: in altezza, in profondità e in larghezza.
Le forme non si limitano a completare uno spazio, altrimenti vuoto, ma finiscono per definire lo spazio stesso.
Esse sono di tre tipi: rettilinee, curvilinee e angolari. Le forme rettilinee sono tipiche della maggior parte degli spazi: su di esse vengono di solito definiti i confini delle pareti e delle aperture, come porte e finestre.
Le forme curvilinee invece sono caratteristiche sia di elementi architettonici, come ad esempio gli archi, sia di mobili veri e propri soprattutto nel caso di poltrone e divani.
Le forme angolari, tipiche di alcune soluzioni d’arredo proposte per sfruttare al massimo lo spazio degli ambienti di cucina o bagno, in verità altro non sono che la fusione in forma di angolo di due strutture lineari che trovano un punto di contatto al vertice.
Nel distribuire le forme negli ambienti occorre prestare molta attenzione perché da ciò dipende non solo la possibilità di circolare e di muoversi liberamente all'interno della casa ma anche un certo effetto estetico.
Ambienti particolarmente bassi con soffitti al di sotto della media devono essere riempiti con forme che occupano la zona vicino al pavimento, evitando soluzioni che giocano in altezza.
In tutte le abitazioni, anche in quelle più semplici, è opportuno tenere conto delle forme prima di ogni altro aspetto.
Non occorre sistemare sculture di ampie dimensioni, una semplice pianta da appartamento è in grado di definire una forma particolare e la gradevolezza del suo effetto nell’ambiente dipende proprio da questo.
La pianta inoltre è una forma dinamica che cresce e si modifica con il tempo e va considerata con molta attenzione prima di essere introdotta in una qualunque stanza della casa.
Non è solo la materia ad occupare uno spazio e a definire una forma all’interno di una stanza, ma anche la luce può rappresentare un valido modo per definire alcune forme spaziali.
Sono da evitare lampade che espandano un ampio raggio di luce in pareti ristrette o in ambienti di dimensioni ridotte: il rischio è di creare uno spazio soffocante in cui la luce sembra imprigionata anziché libera di invadere gli ambienti.