Accanto ai mobili, spesso occorre pensare a soluzioni generali, per così dire di metodo, atte a ingrandire lo spazio disponibile o per sottrazione di arredo o per amplificazione virtuale dello spazio disponibile.
Da un lato chi abita piccole case non può pretendere di circondarsi di tutte le comodità e di tutti i lussi di chi vive in ampie metrature.
Serve un cambio di mentalità, volto a togliere quanto per tradizione, uso, o abitudine viene inserito in una stanza senza che ve ne sia reale e indispensabile bisogno.
Il teorema della sottrazione, fondamento dello stile minimale, impone proprio che si proceda a togliere sistematicamente, lasciando solo ciò che davvero serve e ciò che non può che essere al suo posto.
Si pensi, per non fare che un esempio, ai comodini o alla vasca da bagno.
I primi, da sempre complemento di arredo a fianco del letto, possono essere rimpiazzati da una mensola, sempre che il letto, come accade quasi sempre nella camera di un piccolo appartamento, sia addossato almeno a una parete.
La mensola – che non sarà posizionata troppo distante dal letto affinché possa essere facilmente raggiungibile, né troppo vicina da ingombrare i movimenti notturni – costituisce un ottimo piano d’appoggio su cui sistemare quanto necessario al riposo: una sveglia, qualche libro o qualche rivista, una lampada da lettura.
Per quanto riguarda, poi, la vasca da bagno, sino a non molti anni or sono essa era concepita come un complemento indispensabile destinato alla cura del corpo.
In molti casi la doccia si trova ancora all’interno della vasca, che rimane inutilizzata per periodi anche molto lunghi.
Eppure la vasca è considerata oggi un metodo antiecologico e antieconomico (in termini di tempo e di denaro) per lavarsi, e la sua assenza da una casa piccola non potrà che essere una benedizione.
L’amplificazione virtuale dello spazio avviene in molti modi, anche attraverso oculate scelte di arredo.
Gli specchi sono i principali responsabili di questo fenomeno perché con la loro superficie riflettente e la variegata gamma di forme e di colori delle loro cornici possono imprimere al contempo gusto nel decoro d’interni e spinta al dilatarsi dello spazio.
Inutile dire che la scelta stilistica minimale è quella che più premia le case piccole, facendole sembrare persino lussuose.
Certo non si tratta di una scelta neutrale come l’impressione che comunicano: impone il sacrificio di molte passioni, come del piacere di accumulare oggetti in cui ritrovarsi e riconoscersi.
Richiede poi un ordine rigoroso e una disciplina ferrea.
Ma può diventare da necessità un’autentica virtù che certo ha il pregio di rendere spazioso anche il più piccolo monolocale.