Di origine molto antica, la carta è giunta in Europa solo nel Medioevo.
Diffusasi presto nel continente europeo, e in particolare in Italia, in origine era prodotta da fibre tessili (canapa, lino e cotone).
Oggi la materia prima della carta è invece la cellulosa, estratta da legni che ne sono molto ricchi (ad esempio il pioppo), oppure di riciclo.
La carta è naturalmente permeabile all’acqua e ciò le consente una gamma di scelte cromatiche per l'arredamento praticamente infinita.
La carta da parati è un elemento di arredo molto importante ma non si tratta del solo impiego di questo straordinario materiale.
Semplice da pulire e relativamente poco costosa può essere parzialmente rinnovata ed è quasi sempre prodotta a partire da carta riciclata.
Molte carte da parati sono addirittura ignifughe e possono essere studiate per respingere la polvere, gli acari e i molti organismi viventi che la minacciano (dalle termiti ai tarli, dalle muffe ai ratti).
La carta può essere prodotta anche in fibre poi lavorate a costituire tessuti in carta, impiegati per rivestire le pareti o i pavimenti, altrimenti per realizzare tappeti od altre soluzioni d'arredo.
Tra le principali si ricordino la maranta, derivata da una pianta dei Caraibi, o la iuta o la wildgrass, che sembra costituita da canne ed è di colore scuro.
La carta naturale, seppur limitata nelle tonalità e nelle scelte cromatiche rispetto alle carte tradizionali, non richiede nessuna ulteriore finitura.
La posa della carta da parati è molto difficile perché la superficie ricoperta non deve tradire le parti di carta che accostate le une alle altre formano il tutto.
Il rischio che le giunture siano visibili è molto alto e ciò determina un inevitabile scadimento dell’effetto decorativo legato alla scelta della carta.
Ecco perché è molto importante rivolgersi a una ditta specializzata, osservando anche il decorso della posa per evidenziare imperfezioni o errori intervenuti a causa della cattiva posa.
La carta è molto rispettosa dei muri che ricopre; a differenza di molti altri rivestimenti (ad esempio le piastrelle) essa lascia traspirare il muro e permette l’interscambio di umidità tra le pareti o i soffitti e l’ambiente.