Forse tra i più comuni materiali per l’arredo sia di interni sia di esterni sono le piastrelle di terracotta: vetrificate o no, artigianali o industriali, esse hanno soppiantato molti materiali senza dubbio più costosi e molto difficili talvolta da mettere in opera.
Le più economiche sono quelle estruse, frutto di una produzione seriale per stampi che assicurano prezzi finali più contenuti rispetto ai prodotti artigianali.
Il ricorso alle piastrelle assicura un isolamento termico e acustico di buon livello; esse sono ottime per il riscaldamento a pavimento che si va diffondendo in questi ultimi tempi perché più economico e sano rispetto ai tradizionali caloriferi, dove si annida polvere e sporcizia difficili da rimuovere.
Le piastrelle ceramiche da rivestimento sono presenti in un’ampia gamma cromatica, teoricamente infinita. Grafica e stile si coniugano in un binomio perfetto che affida alle menti creative dei designer – e talvolta degli stilisti – più prestigiosi il compito di giocare con motivi lineari, con colori, con i riflessi delle superfici, etc.
La piastrella, a seconda che sia porcellanata o meno, può subire procedimenti diversi che ne mutano la resa. Se vetrificata o smaltata è in grado di rendere effetti molto differenti.
La forma stessa della piastrella può variare spaziando in tutte le direzioni offerte dalla geometria.
Dalle tradizionali piastrelle quadrate o rettangolari, si è passati per le forme meno regolari (romboidali, esagonali, a trapezio) così da essere versatili per molte ambientazioni, non solo per il tradizionale bagno.
Nel soggiorno una parete ricoperta a piastrelle di grandi dimensioni, magari con una superficie lavorata o rivestita di un colore particolare, può sortire un piacevole effetto architettonico.
Ultimamente si predilige la forma regolare, di ampia dimensione, quasi ad imitare le grandi lastre con cui gli architetti moderni rivestono le loro più recenti realizzazioni progettuali.
La posa è forse uno dei fattori più delicati; la piastrella spesso va tagliata per adeguarsi alle pareti verticali inframezzate di ostacoli per così dire obbligatori, quali una apertura o semplicemente gli elementi dell’impianto elettrico.
Come per il pavimento, occorre progettare anticipatamente la direzione di posa per evitare, sia un eccessivo spreco di materiale di scarto, sia sgradevoli effetti.
La soluzione a scacchiera, molto scenografica, è adatta ad ampi spazi, altrimenti avvertiti come soffocanti.
L’alta varietà all’interno della stessa linea stilistica consente soluzioni mosse che evitano la monotonia altrimenti possibile sulle superfici più estese. Il posatore potrà inframezzare elementi ceramici di colori diversi che creino uno stacco ottico rispetto al colore principale.
Da ricordare sempre è che il denaro speso per assicurarsi dei buoni posatori è ampiamente remunerato dalla qualità del lavoro, che nel risultato finale emerge chiaramente.
In Italia hanno sede alcune aziende leader mondiali del settore, imitate dal resto del mondo, per la lunga esperienza nel settore e per la continua ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, sempre più adatti a soddisfare gli esigenti palati di una clientela spesso globale, talvolta assai pretenziosa.